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La superficie complessiva del bosco ad uso allevamento è di circa 4 ettari. Vi è un recinto esterno in rete fissa in ferro elettrosaldata e una seconda in filo elettrificato per delimitare l'area complessiva e per tutelare la biosicurezza evitando l'ingresso di animali selvatici dall'esterno. Internamente, l'area è suddivisa in diversi recinti, ognuno dei quali delimitato da una seconda serie di fili per evitare la promiscuità delle diverse aree. 
Il verro e le scrofe hanno recinti separati, uniti solo nel periodo dei calori, favoredo le fecondazioni che avvengono in modo naturale, secondo i tempi dettati dalla natura.
Gli animali destinati all'ingrasso sono divisi in due recinti in base a peso/dimensione. Un recinto comprende gli animali post svezzamento fino a circa 60-80 kg e un altro invece per gli animali più grandi. 
Le scrofe, da fine gravidanza fino al completo svezzamento dei suinetti sono in recinti isolati, ognuno con il proprio ricovero e collegamento all'acqua. Questo per evitare che vengano "disturbate" dagli altri animali durante il parto che rappresenta la parte più delicata. I recinti destinati alle scrofe sono naturalmente soggetti a riposo perchè in base al numero di scrofe che abbiamo non sono sempre tutti utilizzati. 
Per quanto riguarda gli altri recinti, invece, gli animali vengono periodicamente spostati in altre zone. Ciclicamente i terreni vengono chiusi agli animali e lasciati a riposo perchè possa rigenerarsi il sottobosco. Accedendo ad un nuovo pascolo, gli animali possono nutrirsi anche di tutto ciò che è naturalmente disponibile come erba, radici, piccoli insetti e frutti.   

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